Personaggi

Émile Zola

Il 29 settembre è l’anniversario della morte (nel 1902) dello scrittore e giornalista francese Émile Zola (1840-1902),
it.wikipedia.org/wiki/%C3%89mile_Zola
famoso soprattutto per il suo “atto di accusa” in occasione del c.d. “Affare Dreyfus” (L’espressione iniziale della sua lettera aperta, J’accuse (= Io accuso), è divenuta proverbiale
it.wikipedia.org/wiki/J'accuse
Come spesso accade, la figura di Zola è vista in molto molto diverso a seconda delle differenti posizioni ideologiche; ad esempio, i libri di Zola furono tra quelli bruciati in Germania nel 1933:

libri al rogo


Anche nel mondo esperantista, abbiamo due atteggiamenti contrastanti:
– i seguaci del “libero pensiero” esaltano Zola; in Esperanto è stata pubblicata nel 1946 una sua biografia (“Vivo de Zola”) curata da Agostinho da Silva, tradotta da Manuel de Freitas
eo.wikipedia.org/wiki/Manuel_de_Freitas
nel quadro di una serie di pubblicazioni di specifica tendenza;
– invece, i cattolici suoi contemporanei ne avevano un concetto molto negativo; (quelli odierni sostanzialmente non lo conoscono o lo ignorano, tranne che per il suo “J’accuse”: si son viste e si vedono cose molto peggiori); trascrivo due brani, tratti da “Espero katolika” del 1906 e del 1912, da leggere tenendo conto dell’epoca storica in cui furono scritti.
Allego il francobollo francese del 1967, su bozzetto di Claude Durrens, in onore di Émile Zola. In secondo piano rispetto al ritratto dello scrittore, i riferimenti alle sue opere principali: la miniera e i minatori di «Germinal», la locomotiva de «La bête humaine», l’alcolizzato de «L’assommoir», la prostituta di «Nana».


Segue traduzione in italiano

EKLEZIO MORTIĜAS!
EKLEZIO ESTAS MORTINTA!
— L’Église se meurt! L’Église est morte! france verkita.
Sinjoro abato Barbier, parokestro dekano en Beangeney, ĵus publikigis, sub tiu titolo, libron pri tre interesa nunaĵo. Jen analizo de tiu bela verko.
La funebra sonorado
La famaj estroj de la libera pensado: Zola, Comte, Renan, Jaurès, Aulard, ĝin sonigas per ambaŭ brakoj de pli ol kvarono de jarcento. Laŭ ili la Eklezio estas mortinta, senviva korpo, kiun enterigi oni forgesis. Sed ne estas malfacile vidi, ke tiuj antaŭdirantoj pri baldaŭa malapero de Eklezio estas nur:
Malveraj profetoj.
(EK 1906-26, p.17)

Dissemiloj de la malkredo estas libroj, broŝuroj kaj teatraĵoj kun malmoralaj tendencoj, el kiuj unuj forĝas sub scienca kovrilo ĵetilojn, sagojn kontraŭ religio, aliaj primokas ĝin malkaŝe, aliaj aŭ tiel nomitaj romanoj detruadas moralajn principojn kaj apoteozas pasiojn, – aliaj fine disvastigas kontraŭsocialajn teoriojn. En lastaj jardekoj multe da malbono faris en homaj animoj la romanoj de Emilo Zola kaj de liaj imitantoj, romanoj plenaj de hontinda cinismo, kaj verkoj de t. n. “dekadentoj”, trapenetritaj de blasfemo, senhonto, pesimismo kaj etika nihilismo. Tia verkaro, kaj eĉ malkaŝe pornografiaj skribaĵoj kaj ilustraĵoj disvastiĝas hodiaü milnombre kaj venenas multajn spiritojn; kiel do terure pekas la gepatroj, kiuj permesas al sia infanaro, kvankam maturiĝanta, legi ĉion sen ia elekto!!
(EK 1912-aprilo, p. 144)

°°°°°

(traduzione):
LA CHIESA MUORE!
LA CHIESA È MORTA!
— L’Église se meurt! L’Église est morte! Scritto in francese.
Il Signor Don Barbier, parrooco decano a Beangeney, ha appena pubblicato, con questo titolo, un libro su un interessantissimo argomento di attualità. Ecco un’analisi di questa bella opera.
Le campane a morto
I famosi esponenti del libero pensiero: Zola, Comte, Renan, Jaurès, Aulard, le suonano a due braccia da più di un quarto di secolo. Secondo loro, la Chiesa è un corpo morto, privo di vita, che ci si è dimenticati di sotterrare. Ma non è difficile vedere che quei profeti di una prossima scomparsa della Chiesa non son altro che:
Falsi profeti.
(EK 1906-26, p.17)

Mezzi di diffusione di ciò che è contrario alla fede sono libri, opuscoli ed opere teatrali con tendenze immorali, alcuni dei quali forgiano sotto una copertura scientifica lance, frecce contro la religione, altri la deridono apertamente, altri, o i cosiddetti romanzi, distruggono i principii morali ed esaltano le passioni – altri infine diffondono teorie antisociali. Negli ultimi decenni hanno fatto molto male negli animi umani i romanzi di Emilio Zola e dei suoi imitatori, romanzi pieni di vergognoso cinismo, e le opere dei cosiddetti “decadenti”, intrisi di blasfemia, impudenza, pessimismo e nichilismo etico. Queste opere, e perfino scritti e illustrazioni apertamente pornografici, si diffondono oggi a migliaia ed avvelenano molti spiriti; come dunque peccano terribilmente i genitori che consentono ai loro figli, sebbene in via di maturazione, di leggere queste cose senza alcuna selezione!
(EK 1912-aprile, p. 144)

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