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Riace

Secondo la versione ufficiale, il 16 agosto 1972 un giovane romano in vacanza, sub dilettante, a 10 metri di profondità e 230 metri dalla costa di Riace Marina (Calabria ionica, Italia sud-occidentale), trovò casualmente due statue di bronzo rappresentanti figure maschili nude, di circa 180 cm.

Le due statue, eccezionali esemplari originali dell’arte greca del V secolo a. C., (all’incirca, tra il 460 e il 420 a.C.), sono conosciute come “i bronzi di Riace”, con un nome generico, perché ancora non è chiaro se si tratta di divinità, guerrieri oppure eroi.

Dopo molte vicissitudini, le due statue sono ora conservate nel Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, dopo essere state restaurate a Firenze e Reggio Calabria, ed essere state esposte al pubblico a Firenze nonché (per l’enorme interesse suscitato, e su richiesta dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini) nel Palazzo del Quirinale a Roma, residenza del Capo dello Stato.

Parlavo, all’inizio, di “versione ufficiale” del ritrovamento, perché esiste anche una versione alternativa, di cui non posso controllare l’attendibilità, secondo cui il ritrovamento non fu “casuale”, ed esisterebbe anche una terza statua, clandestinamente esportata negli Stati Uniti:

www.orticaweb.it/terzo-bronzo-riace-si-trova-los-angeles/

Trascrivo, aggiungendo la retroversione in italiano, il primo dei cinque articoli mandati in onda tra il 1981 ed il 1996, sui bronzi di Riace, da Radio Roma-Esperanto (RAI, trasmissioni per l’estero per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di cui mi sono occupato dal 1971 alla loro cessazione nel 2007), ed allego le immagini di due francobolli italiani del 1981.


Segue traduzione in italiano

 

RADIO ROMA – ESPERANTO, 25.7.1981

LA BRONZAJ STATUOJ DE RIACE

Teksto de Augusto Milana, traduko de Antonio De Salvo

 

De preskaŭ du semajnoj troviĝas en Reggio Calabria, ĉe la sud-okcidenta ekstremaĵo de Italio, la du bronzaj statuoj retrovitaj, la 16-an de aŭgusto 1972-a, en la maro antaŭ la vilaĝo Riace (elp. Riaĉe), ĉe la ionia bordo de Kalabrio.

Pasiginte multajn jarojn en Florenco, kie ili estis ameme restaŭritaj, la du statuoj atingis Romon komence de junio, laŭ peto de la Ŝtatprezidanto Sandro Pertini, kiu volis gastigi ilin ĉe la Kvirinala Palaco, por ilin montri al la romanoj kaj al la turistoj. Gesto nekutima kaj tre ŝatita, kiu ebligis malfermi al la publiko, por la unua fojo, parton de la prezidenta restadejo. Estis preskaŭ 350.000 la homoj kiuj, dum 12 tagoj, ofte sub forta suno, discipline atendis sian vicon aliri la salonon, por admiri dum kelkaj minutoj la du artverkojn, altvalorajn ekzemplerojn de la klasika arto. Tiu homa amaso profitis eĉ la lastan minuton por rigardi la du nekonatajn heroojn, kiuj estas, sendube, la plej konataj figuroj de ĉi tiu somero.

Nun, la statuoj troviĝas en la Arkeologia Muzeo de Reggio Calabria; sed ankoraŭ ne ĉesis la plendoj de la civitanoj de Riace, kiuj diras, ke tiu vilaĝo rajtas gastigi la du ĉefverkojn, ne nur pro tio, ke ili estas ligitaj kun la kulturo de tiu loko, sed ankaŭ ĉar ili povus rimarkinde kontribui al turisma “lanĉo” de Riace.

 


 

Traduzione in italiano:

 

RADIO ROMA – ESPERANTO, 25.7.1981

LE STATUE BRONZEE DI RIACE

Testo di Augusto Milana, traduzione di Antonio De Salvo

 

Da quasi due settimane si trovano a Reggio Calabria, all’estremitù sud-occidentale dell’Italia, le due statue di bronzo ritrovate, il 16 agosto 1972, nel mare davanti alla cttadina Riace, sulla costa ionica della Calabria.

Dopo aver passato molti anni a Firenze, dove sono state amorevolmente restaurate, le due statue sono arrivate a Roma all’inizio di giugno, su richiesta del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, che ha voluto ospitarle al Quirinale, per mostrarle ai romani e ai turisti. Un gesto insolito e molto apprezzato, che ha consentito di aprire al pubblico, per la prima volta, una parte della residenza presidenziale. Sono state quasi 350.000 le persone che, in 12 giorni, spesso sotto un sole cocente, hanno atteso disciplinatamente in fila di accedere al salone, per ammirare per qualche minuto le due opere d’arte, preziosi esemplari dell’arte classica. Questa folla ha approfittato anche degli ultimi minuti per guardare i due eroi ignoti, che sono senz’altro le figure più note di questa estate.

Adesso, le statue si trovano nel Museo Archeologico di Reggio Calabria; ma ancora non sono cessate le lamentele dei cittadini di Riace, i quali dicono che quella cittadina ha diritto di ospitare i due capolavori, non solo perché sono legati con la cultura di quel luogo, ma anche perché potrebbero contribuire al “lancio” turistico di Riace.

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