Personaggi

Cesare Pavese

Il 27 agosto è l’anniversario della morte per suicidio (nel 1950) dello scrittore, poeta, saggista e traduttore italiano (piemontese) Cesare Pavese (1908-1950),

it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Pavese

Ho già parlato di lui il 27 agosto 2019.

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2019/08/27/cesare-pavese/

e il 9 settembre 2019.

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2019/09/09/cesare-pavese-2/ 

Trascrivo, in italiano e nella traduzione in Esperanto, la poesia “Passerò per Piazza di Spagna” (Mi pasos tra “Piazza di Spagna).

Allego:

– un francobollo francese del 2002, con la chiesa “Trinità dei monti”, edificata dai Re francesi, che sovrasta, con una grandiosa scalinata, la sottostante piazza di Spagna, il cui nome deriva dalla secolare presenza dell’Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede;

– la copertina del volumetto di Carlo Minnaja (LF-Koop, La-Chaux-de_Fonds 1982) con la traduzione in Esperanto di alcune poesie di Cesare Pavese.


PASSERÒ PER PIAZZA DI SPAGNA

Sarà un cielo chiaro.
S’apriranno le strade
sul colle di pini e di pietra.
Il tumulto delle strade
non muterà quell’aria ferma.
I fiori spruzzati
di colori alle fontane
occhieggeranno come donne
divertite. Le scale
le terrazze le rondini
canteranno nel sole.
S’aprirà quella strada,
le pietre canteranno,
il cuore batterà sussultando
come l’acqua nelle fontane –
sarà questa la voce
che salirà le tue scale.
Le finestre sapranno
l’odore della pietra e dell’aria
mattutina. S’aprirà una porta.
Il tumulto delle strade
sarà il tumulto del cuore
nella luce smarrita.

Sarai tu – ferma e chiara.

Cesare Pavese

°°°

MI PASOS TRA “PIAZZA DI SPAGNA”

Estos ĉielo klara.

Malfermiĝos la stratoj

sur la mont’ el pinoj kaj ŝtono.

La tumulto de la stratoj

ne ŝanĝos l’ aeron senmovan.

Floroj surŝprucitaj

per koloroj ĉe l’ fontanoj

okulumos kiel virinoj

gajplenaj. La ŝtuparoj

la terasoj l’ hirundoj

kantados en la suno.

Malfermiĝos la strato,

eĉ la ŝtonoj kantados,

la koro ekbatos skuiĝante

kiel l’ akvo en la fontanoj –

estos tia la voĉo

viajn ŝtupojn surironta.

La fenestroj ekkonos

l’ odoron de la ŝtonoj kaj de l’ aero

matena. Malfermiĝos pordo.

La tumulto de la stratoj

estos la tumult’ de l’ koro

en la lum’ disperdita.

‘Stos vi – firma kaj klara.

Cesare Pavese, trad. Carlo Minnaja

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