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Festa dei nonni

Il 2 ottobre, festa liturgica cristiana degli Angeli Custodi, in Italia è anche celebrata, sul piano civile, come “Festa dei Nonni”, che, in fondo, sono per i nipoti una specie di Angeli Custodi.

In Italia, però, i nipoti sono sempre meno numerosi: da diversi anni, l’Italia sperimenta una “crescita zero”, solo in parte compensata dall’immigrazione.

Il fenomeno si prospettava già nel 1981, come attesta l’articolo che trascrivo (con traduzione in italiano), mandato in onda dalla RAI – Radiotelevisione Italiana (Radio Roma) nella trasmissione per l’estero in Esperanto del 28 marzo 1981.

Allego il francobollo italiano del 2007, su bozzetto di Angelo Merenda, per la “Festa dei nonni”. La vignetta rappresenta un nonno nell’atto di sospingere il nipotino sul triciclo e, sullo sfondo, una nonna che tiene per mano la nipotina che va sui pattini a rotelle.


(segue traduzione in italiano)

 

ITALIO EN LA PERSPEKTIVO DE “NUL-KRESKO”

Teksto de Di Mauro, traduko de Antonio De Salvo

(RADIO ROMA – ESPERANTO, 28.3.1981)

Estas konfirmita la tendenco, ankaŭ por la estonteco, al “nula kresko” en Italio. La unua nacia esploro pri fekundeco, prizorgita de la Universitato de Padovo, montris, ke la italaj virinoj emas pli ofte havi malpli da infanoj, aŭ havi ilin en pli matura aĝo. La nova koncepto pri familio indikas, ke la nombro de dezirataj infanoj estas, meznombre, du, kaj ĉi tiu nombro apenaŭ sukcesas “anstataŭigi” iun generacion.

La motivoj de ĉi tiu “nula kresko” estas diversaj. Antaŭ ĉio, la malkonfido en la nuntempo, kaj la necerteco pri la estonto (energia krizo, atoma minaco, ekologia difektiĝo de la Tero); tamen, la pli aĝaj generacioj rimarkigas, ke ili havis la kuraĝon naski infanojn ankaŭ dum la milita tempo. Aliflanke, la pligranda engaĝiteco de virinoj en la socia kampo ne estas kompensata de sufiĉaj publikaj strukturoj por la infanoj ankoraŭ en nelerneja aĝo, kaj la forpaso de la tradicia familio forigis la iamajn rolojn, inkluzive de tiu de la geavoj, kiuj kutime prizorgis la genepojn.

 

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(traduzione)

 

L’ITALIA NELLA PROSPETTIVA DELLA “CRESCITA ZERO”

Testo di Di Mauro

(RADIO ROMA – ESPERANTO, 28.3.1981)

È confermata la tendenza, anche per il futuro, alla “crescita zero” in Italia. La prima ricerca nazionale sulla fecondità, curata dall’Università di Padova, ha mostrato che le donne italiane tendono più spesso ad avere meno figli, o averli in età più matura. Il nuovo concetto di famiglia indica  che il numero dei bambini desiderati è in media di due, e questo numero è appena sufficiente per “rimpiazzare” una generazione.

I motivi di questa “crescita zero” sono diversi. Anzitutto, la mancanza di fiducia nel presente, e l’incertezza sul futuro (crisi energetica, minaccia atomica, inquinamento della Terra); però, le generazioni più anziane ricordano che esse hanno avuto il coraggio di mettere al mondo figli anche in tempo di guerra. D’altra parte, il maggior impegno delle donne nella società non è compensato da sufficienti strutture pubbliche per i bambini in età prescolare, e il tramonto della famiglia tradizionale ha fatto venir meno i ruoli di un tempo, compreso quello dei nonni, che abitualmente si curavano dei nipoti.

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