Personaggi

Jean de La Fontaine

L’8 luglio è l’anniversario della nascita (nel 1621) del poeta e scrittore francese Jean de La Fontaine (1621-1695), scritto anche Lafontaine,
it.wikipedia.org/wiki/Jean_de_La_Fontaine
autore di favole i cui personaggi sono animali parlanti. Nonostante la loro apparente ingenuità, queste favole esprimono una critica della società, e sono basate sull’amara constatazione che a questo mondo hanno sempre la meglio i furbi ed i prepotenti.
Ho già parlato di lui l’8 luglio 2017.

Jean de La Fontaine


Oggi trascrivo la favola “Le Corbeau et le Renard”, in francese, e nelle traduzioni in italiano (Il Corvo e la Volpe) e in Esperanto (Korvo kaj Vulpo); la favola si ispira a quelle di uguale argomento di Esopo (Aisopos) e di Fedro, e viene interpretata in diverse maniere (bisogna guardarsi dagli adulatori; l’astuzia prevale sulla forza).
Allego un francobollo francese del 1995 (su bozzetto di Claudine Sabatier, Roland Sabatier, Charles Bridoux) con quella favola.


LE CORBEAU ET LE RENARD

Maître Corbeau, sur un arbre perché,
tenait en son bec un fromage.
Maître Renard, par l’odeur alléché,
lui tint à peu près ce langage:
“Hé! bonjour, Monsieur du Corbeau.
Que vous êtes joli! que vous me semblez beau!
Sans mentir, si votre ramage
se rapporte à votre plumage,
vous êtes le Phénix des hôtes de ces bois”.
À ces mots le Corbeau ne se sent pas de joie;
et pour montrer sa belle voix,
il ouvre un large bec, laisse tomber sa proie.
Le Renard s’en saisit, et dit: “Mon bon Monsieur,
apprenez que tout flatteur
vit aux dépens de celui qui l’écoute:
cette leçon vaut bien un fromage, sans doute”.
Le Corbeau, honteux et confus,
jura, mais un peu tard, qu’on ne l’y prendrait plu.

°°°°°

IL CORVO E LA VOLPE

Sen stava messer Corvo sopra un albero
con un bel pezzo di formaggio in becco,
quando la Volpe tratta al dolce lecco
di quel boccon a dirgli cominciò:

– Salve, messer del Corvo, io non conosco
uccel di voi più vago in tutto il bosco.
Se è ver quel che si dice
che il vostro canto è bel come son belle
queste penne, voi siete una Fenice -.

A questo dir non sta più nella pelle
il Corvo vanitoso:
e volendo alla Volpe dare un saggio
del suo canto famoso,
spalanca il becco e uscir lascia il formaggio.

La Volpe il piglia e dice: – Ecco, mio caro,
chi dell’adulator paga le spese.
Fanne tuo pro’ che forse
la mia lezione vale il tuo formaggio -.
Il Corvo sciocco intese
e (un po’ tardi) giurò d’esser più saggio.

Jean de La Fontaine, trad. Emilio De Marchi

°°°°°

KORVO KAJ VULPO
literaturo.org/HARLOW-Don/Esperanto/Literaturo/Poezio/parnaso/korvo_vulpo.html

Sur arbo sidante, la Korvo-sinjor’,
fromaĝon en beko li tenis;
la Vulp’, allogite per bona odor’,
kun tia parolo alvenis:
“Bontagon, sinjoro nobela!
Ho kiel vi estas gracia kaj bela!
Se via voĉet’, en kompar’,
ne cedas al via plumar’,
vi estas Fenikso de arboloĝantoj!”

La Korvo, ĝojega pro tiu admir’,
por montri belecon de l’ voĉo en kantoj,
malfermas la bekon: “Grak’!” falas akir’,
kaj Vulpo, kaptante ĝin, diras: “Eksciu,
simplul’, ke flatist’ vivas ĉiu
je kosto de lin aŭskultanta person’,
fromaĝon valoras ja ĉi-lecion’!”
La Korvo ekĵuris en honto, konfuzo,
ke poste neniu lin trompos per ruzo.

Jean de La Fontaine, trad. Antoni Grabowski
(“El Parnaso de la popoloj”)

Un pensiero su “Jean de La Fontaine

  1. splendido……..e’ l’avere riproposto le famose fiabe di La Fontaine in lingua originale francese e tradotte in italiano……GRAZIE

Rispondi a tonia Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *