Personaggi

Henri Barbusse

Il 17 maggio è l’anniversario della nascita (nel 1873) dello scrittore, giornalista e attivista politico comunista francese Henri Barbusse (1873-1935),
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pacifista, antimilitarista, anarchico, famoso (più che per le opere poetiche, ispirate al simbolismo) per i romanzi “Le feu” (Il fuoco) e “L’Enfer” (L’inferno); il primo, in particolare, pubblicato prima a puntate e poi in volume nel 1916 in piena guerra mondiale, costituì una realistica denuncia degli orrori della guerra (che l’autore aveva vissuto in trincea), ed ebbe un forte impatto sull’opinione pubblica.
Barbusse fondò nel 1919 un movimento di intellettuali di sinistra, denominato “Groupe Clarté” (Gruppo Chiarore), basato su una ideologia umanitaria e progressista, che tendeva ad essere una “Internationale de la Pensée” (Internazionale del Pensiero), contrapposta ai movimenti nazionalisti: vi aderirono, tra gli altri, Anatole France e Vicente Blasco Ibáñez.
Nel 1923, Barbusse si avvicinò al bolscevismo e alla rivoluzione russa; negli anni successivi, fu attivo nei movimenti contro la guerra e il fascismo; convinto stalinista, nel 1935 scrisse una biografia di Stalin (“Staline. Un monde nouveau vu à travers un homme”; Stalin. Un nuovo mondo visto attraverso un uomo) che è un monumento di culto della personalità; aderì alla A.E.A.R (Association des Ecrivains et Artistes Révolutionnaires – Associazione degli Scrittori ed Artisti Rivoluzionari), fortemente appoggiata dal Partito comunista francese; e morì a Mosca durate il VII Congresso dell’Internazionale Comunista.
Barbusse scrisse anche (non so con quale competenza) un libro su Gesù Cristo (“Jésus”), che fu contestato sul piano letterario, ma soprattutto incontrò l’opposizione dei cattolici; scrive, al riguardo, “Espero katolika” 1930-89:
“Estas vendata libro de la konata komunista verkisto Barbusse s. t. «Nazaretha Jesuo» (eldonejo Gitlin, Warszawa, Nalewki). La nomita libro estas kolekto de blasfemoj kontraŭ Jesu-Kristo kaj propagandilo de komunistaj principoj”.
Traduzione: “è in vendita un libro del noto scrittore comunista Barbusse dal titolo «Gesù di Nazareth» (editrice Gitlin, Varsavia, Nalewki). Detto libro è una collezione di bestemmie contro Gesù Cristo e uno strumento di propaganda di principii comunisti”.

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Barbusse non parlava Esperanto, ma guardava ad esso con favore, poiché vedeva nella adozione di una comune lingua neutrale per i rapporti internazionali un potete fattore di canbiamento della società.
Nel 1921 fu Presidente onorario del Congresso di Praga in cui fu fondata l’associazione esperantista SAT (Sennacieca Asocio Tutmonda), di ispirazione libertaria; scrisse la prefazione ad una “Esperanto-gramatiko laborista” (grammatica di Esperanto per lavoratori”, di cui, secondo quanto riportato nel numero di agosto1927 di “Espero katolika”, nel solo 1926 furono vendute 2.845 copie; scrisse un articolo per la rivista “Esperantista laboristo”; in “Esperanto de UEA” 1920-7/8, p. 141, è riportato, tra l’altro:
“Henri Barbusse kaj Esperanto. – La N-ro 19 de “Clarté” (12, rue de Feydeau, Paris) enhavas gravan artikolon de Henri Barbusse, la fama aŭtoro de “Le feu”, pri la lingvo internacia. Jam aperis en antaŭaj numeroj pledoj por Esperanto kaj ĝiaj konkurantoj; en majstra maniero Barbusse konkludas, ke el ĉiuj projektoj Esperanto nepre devas esti akceptata”.
Traduzione: “Henri Barbusse e l’Esperanto. – Il Numero 19 di “Clarté” (12, rue de Feydeau, Parigi) contiene un importante articolo di Henri Barbusse, il famoso autore de “Le feu” (Il fuoco), sulla lingua internazionale. Già sono apparsi nei numeri precedenti articoli che propugnano l’Esperanto ed i suoi concorrenti; in maniera magistrale Barbusse conclude che di tutti i progetti l’Esperanto è quello che assolutamente deve essere accettato”.
Il romanzo “La lueur dans l’Abîme” (Eklumo en la Abismo) è stato tradotto in Esperanto nel 1923 da Else con il titolo “Eklumo en la abismo”.
In occasione della morte di Barbusse, un articolo su di lui fu pubblicato in “Literatura Mondo” 1935-10, p. 214.
Barbusse è ampiamente citato in un articolo (“Pri filmoj vivodonaj” – Sui film documentari) del periodico cecoslovacco “Esperanto-Servo”, edito a Praga nel dicembre 1949 con testi ed immagini esaltanti l’URSS e Stalin.
Allego:
– un ritratto di Barbusse;
– il trafiletto di p. 141 di “Esperanto de UEA” 1920-7/8.

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