Personaggi

Michail Bulgakov

Il 10 marzo è l’anniversario della morte (nel 1940) dello scrittore e drammaturgo Michail Afanas’evič Bulgakov (1891-1940),
it.wikipedia.org/wiki/Michail_Afanas%27evi%C4%8D_Bulgakov
nato a Kiev (oggi Ucraina) al tempo dell’Impero russo, attivo all’epoca dell’Unione Sovietica, uno dei più grandi romanzieri del Novecento.
Nel 1929 Stalin proibì tutte le sue opere, e negò allo scrittore il permesso di lavoro, per le critiche al regime sovietico, espresse in particolare nel romanzo “Belaja Gvardija” (La guardia bianca), per la cui riduzione teatrale la censura pretese la modifica del titolo, che divenne “Dni Turbinych” (I giorni dei Turbin) per eliminare ogni riferimento alla guerra civile del 1919 ed alla controrivoluzione bianca; tuttavia, Bulgakov si salvò dalle purghe staliniste del 1937.
Molte delle opere di Bulgakov (al quale Stalin non concesse il permesso di espatrio) sono state pubblicate dopo la sua morte (avvenuta a soli 49 anni); in particolare, è apparso soltanto nel 1966-1967 (parzialmente censurato in URSS; prima edizione completa nel 1969, a Francoforte sul Meno nella R.F. di Germania) il romanzo che ha consacrato Bulgakov come grande scrittore, “Master i Margarita” (Il Maestro e Margherita), e che ha ispirato vari autori, ad esempio Salman Rushdie in “The Satanic Verses” (I versi satanici).
Ma anche “Sobače serdce” (Cuore di cane) è stato pubblicato all’estero nel 1968, e in Unione Sovietica soltanto nel 1987; e la prima edizione completa della “Belaja Gvardija” (La guardia bianca) è del 1966.
A questi indirizzi è possibile consultare la traduzione in Esperanto (di Sergio Pokrovskij) del romanzo “Master i Margarita” (La Majstro kaj Margarita); edizione a stampa (376 p.) nel 1991, Kaliningrad, Sezonoj:
esperanto-ondo.ru/Ind-bulg.htm
web.archive.org/web/20051124045543/miresperanto.narod.ru/biblioteko/margarita/08.htm
Allego il foglietto filatelico russo del 2016 per il 125° anniversario della nascita di Bulgakov (poiché non è usuale celebrare un 125° anniversario, suppongo che si sia voluto rimediare al passato ostracismo).

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