Il primo febbraio è l’anniversario della morte (nel 1733) di Friedrich August I von Sachsen, detto August der Starke (in italiano, Federico Augusto di Sassonia, detto il Forte; in polacco, August II Mocny; in Esperanto, Frederiko Aŭgusto la 1-a de Saksio/ Frederiko Aŭgusto la 2-a de Pollando, dirita “la Forta”)
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Eletto re di Polonia e di Lituania nel 1697, dovette fronteggiare l’ostilità (alternata) dei potenti vicini (Impero Russo e Svezia), e in Sassonia – tradizionalmente protestante – si attirò l’impopolarità perché, per diventare Re di Polonia-Lituania si era convertito al cattolicesimo, pur lasciando i sudditi liberi di aderire alla fede che preferivano (la stessa moglie, rimasta luterana, rifiutò di seguirlo in Polonia, e si ritirò in convento).
Augusto è ricordato soprattutto perché rese la città di Dresden (Dresda), capitale della Sassonia, un importante centro culturale, ricco di edifici barocchi e di opere d’arte; in particolare, istituì la “Gemäldegalerie Alte Meister “(Pinacoteca dei Maestri Antichi), che ospita oggi quadri famosi quali la “Madonna Sistina” di Raffaello, la cui storia singolare racconterò in altra occasione.
Allego:
– l’immagine della statua di Federico Augusto il Forte a Dresda;
– un articolo su Augusto il Forte e Dresda, pubblicato su “Germana Esperantisto” 1933-4, p. 74-75 (un altro articolo, con due foto, è pubblicato su “L’Esperanto” 1933-14/ 15: nel 1933, il 25° Congresso Universale di Esperanto ebbe luogo in Germania, a Köln/ Colonia).
