Personaggi

Voltaire

Il 21 novembre è l’anniversario della nascita (nel 1694) di François-Marie Arouet, conosciuto con lo pseudonimo Voltaire (1694-1778)

it.wikipedia.org/wiki/Voltaire

filosofo, scrittore, storico e saggista francese.

Ho già parlato di lui il 30 maggio 2017:

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/05/30/voltaire/

            Alle opere di Voltaire tradotte in Esperanto, che ho elencato a suo tempo, aggiungo:

“Memnon ou la sagesse humaine” (Memnono, aŭ la homa saĝeco; Memnone o la saggezza umana), “Lingvo Internacia” 1906-6, p. 164-168.

Trascrivo, con traduzione in italiano, un aneddoto su Voltaire, da “Lingvo Internacia” 1906-3, p. 76, ed allego un francobollo francese del 1998 per le “Journées de la Lettre” (Giornate della Lettera), su bozzetto di Henri Galeron e Michel Durand-Mégret, con uno spiritoso ritratto di Voltaire.


(segue traduzione in italiano)

LA ŜUOJ DE VOLTAIRE
Voltaire havis serviston fidelan, sed iom mallaboreman.
«Jozefo, diris unu tagon la mastro, alportu miajn ŝuojn».
La servisto rapidas alporti la ŝuojn; sed Voltaire kun miro rimarkas, ke la ŝuoj ne estas purgitaj kaj li diras al Jozefo: «Vi forgesis brosadi miajn ŝuojn, hodiaŭ».
— Ne, Sinjoro, respondas la servisto; sed la stratoj estas kotplenaj; post, du horoj, viaj ŝuoj estus tiel malpurai, kiel nun.
Voltaire ridetas, vestas la ŝuojn kaj foriras.
La servisto kuras al li:
— Sinjoro, li krias, la ŝlosilon!
«Kian ŝlosilon?»
— Jes, la ŝlosilon de la manĝujo, por la tagmanĝo!
«Nu, kiabezone? Post du horoj vi estus tiel malsata kiel nun!»
De tiam, Jozefo zorge brosumis ĉiutage la ŝuojn de sia mastro.

(“Lingvo Internacia” 1906-3, p. 76)

°°°°°
(traduzione)
LE SCARPE DI VOLTAIRE
Voltaire aveva un servitore fedele, ma un po’ indolente.
«Giuseppe, gli disse un giorno il padrone, portami le scarpe».
Il servitore si affretta a portare le scarpe; ma Voltaire nota con meraviglia che le scarpe non sono pulite, e dice a Giuseppe: «Ti sei scordato di spazzolarmi le scarpe, oggi».
— No, Signore, risponde il servitore; ma le strade sono piene di fango; tra due ore le vostre scarpe sarebbero sporche come adesso.
Voltaire sorride, mette le scarpe ed esce.
Il servitore corre da lui:
— Signore, grida, la chiave!
«Che chiave?»
— Sì, la chiave della dispensa, per il pranzo!
«A che serve? Tra due ore saresti affamato come adesso!»
Da allora, Giuseppe spazzolò accuratamente ogni giorno le scarpe del padrone.

(“Lingvo Internacia” 1906-3, p. 76)

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