Personaggi

Alda Merini

Il primo novembre è l’anniversario della morte (nel 2009) della poetessa e scrittrice milanese Alda Merini (1931-2009)
it.wikipedia.org/wiki/Alda_Merini
Non ottenne l’ammissione al liceo classico, perché non superò la prova di lingua italiana; e fu ripetutamente internata in casa di cura per malattie mentali.
In compenso, nel 2007 la sua opera letteraria le valse la laurea “honoris causa” dell’Università di Messina in “Teorie della comunicazione e dei linguaggi”.
Trascrivo un brano da una sua poesia, tradotto da Nicolino Rossi, e allego un ritratto della poetessa.


Da “MAGNIFICAT. UN INCONTRO CON MARIA”

 

Maria,

ci sono dei venti

che ardono e gemono in noi,

e dividono

le nostre intime parti

in tanti flagelli

e ci rompono le ossa

e sono le tentazioni,

i progetti sbagliati,

le orme indisciplinate,

i feretri dei morti

che secondo noi

non hanno resurrezione.

Quanto è immodesto l’uomo

che pensa che l’inverno congeli tutto

e non spera nella primavera.

L’uomo beve il proprio odio

come un buon vino,

e più odia e più si sente ebbro,

e più si sente ebbro

più abbandona

le rive della tua giovinezza.

 

Alda Merini

 

°°°°°

 

El “MAGNIFICAT. RENKONTO KUN MARIA”

 

Maria,

estas kelkaj ventoj

ardantaj kaj ĝemantaj en ni,

kiuj dividas niajn intimajn partojn

en tiomajn plagojn

kaj rompas niajn ostojn

kaj estas la tentoj,

la eraraj planoj,

la spuroj nebrideblaj,

la ĉerkoj de mortintoj

kiuj laŭ ni ne havas resurekton.

Kiom malmodestas homo

pensanta, ke l’ vintro ĉion frostigas

kaj ne esperas je l’ printempo.

La homo trinkas sian haton

kvazaŭ bonan vinon,

ju pli li malamas des pli li ebrias,

ju pli li ebrias

des pli li forlasas

la bordojn de via junulineco.

 

Alda Merini, trad. Nicolino Rossi

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