Personaggi

Miklós Horthy

Il 18 giugno 2018 è il 150° anniversario della nascita dell’ammiraglio e politico ungherese Miklós Horthy de Nagybánya (1868-1957), conosciuto come Ammiraglio Horthy oppure Reggente Horthy.

it.wikipedia.org/wiki/Mikl%C3%B3s_Horthy

Comandante in capo, fino alla caduta dell’Impero, della “Kaiserliche und königliche Kriegsmarine (Imperial-regia Marina da guerra austro-ungarica), il 16 novembre 1919 Horthy assunse il potere in Ungheria a capo di un Governo anticomunista, che si oppose alla “Repubblica sovietica” (detta anche “Repubblica dei Consigli”)

it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_sovietica_ungherese

del comunista Béla Kun

it.wikipedia.org/wiki/B%C3%A9la_Kun

Formalmente, la controrivoluzione ristabilì la monarchia, ma poiché un ritorno degli Asburgo apparve “momentaneamente” irrealizzabile, il 1º marzo 1920 Horthy fu proclamato “Capo provvisorio dello Stato”, col titolo di Reggente.

Questa situazione “provvisoria” di monarchia senza re durò dal 1920 al 16 ottobre 1944, quando Horthy fu arrestato dai tedeschi per aver tentato una pace separata nella seconda guerra mondiale.

Horthy praticò una politica nazionalista e revisionista vicina al fascismo italiano di Benito Mussolini, all’austrofascismo del Cancelliere Engelbert Dollfuss

it.wikipedia.org/wiki/Engelbert_Dollfuss

e al nazionalsocialismo di Adolf Hitler, incentrata su rivendicazioni territoriali tendenti alla ricostituzione della “Grande Ungheria” (Nagy-Magyarország), che un tempo si estendeva su territori passati ad altri Paesi: basti pensare che erano ungheresi, tra l’altro: la capitale dellattuale Slovacchia, Bratislava/ Pozsony/ Pressburg – addirittura, capitale d’Ungheria dal 1536 al 1783 – ;la città poi italiana ed ora croata di Rijeka/ Fiume; la città poi italiana ed ora croata di Zadar/ Zara; la Transilvania romena).

Horthy non fu un vero e proprio dittatore, ma certamente esercitò il potere in modo conservatore e autoritario, mantenendo i privilegi dell’aristocrazia a scapito dei lavoratori e dei contadini; gli si rimprovera anche di aver introdotto già nel 1921 una legislazione che di fatto discriminava gli ebrei, e che, inasprita nel 1938, fu la premessa per le successive deportazioni naziste (ho parlato di questo il 17 dicembre 2017, a proposito di Valdemar Langlet e Nina Borovko:

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2017/12/17/valdemar-langlet-nina-borovko/ ).

Alcune curiosità:

pur essendo calvinista, Horthy fu in stretti rapporti con la Chiesa cattolica; un esempio si può ricavare da questa notizia, pubblicata sulla rivista cattolica in Esperanto “Espero katolika” 1938-3/4, p. 43:

>Eŭĥaristia Kongreso. La Kardinalo, kiu kiel Papa Legato ĉeestos la Kongreson,estos la gasto de admiralo Horthy. Ankaŭ 6 aliaj Kardinaloj loĝos en la palaco de la ŝtatgvidanto.

(Traduzione:

>Congresso Eucaristico. Il Cardinale, che come Legato Pontificio presenzierà al Congresso, sarà ospite dell’ammiraglio Horthy. Ache altri 6 Cardinali alloggeranno nel palazzo del Capo dello Stato);

quando Horthy venne in visita di Stato in Italia, il 26 novembre 1936 presenziò a una rivista navale nel golfo di Napoli, con il Re Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini, a bordo dell’incrociatore “Zara”. Dato che all’epoca l’Italia possedeva molti incrociatori, non so se la scelta sia stata il frutto di una involontaria indelicatezza, oppure sia stata intenzionalmente provocatoria (“Zara” è un nome che, per opposti motivi, suscita contrastanti reazioni in italiani, ungheresi e croati

www.bitoteko.it/esperanto-vivo/2018/04/12/quarta-crociata/ ).

Trascrivo (aggiungendo la traduzione in italiano) un articolo di Radio Roma-Esperanto del 29 agosto 1938, sul varo dell’incrociatore tedesco “Prinz Eugen”,

www.youtube.com/watch?v=zYjNCyDa1ug

tenuto a battesimo dalla consorte di Horthy (Magdolna Purgly de Jószáshely).

Segnalo, al riguardo, una singolarità: il Principe Eugenio di Savoia-Soissons, noto in italiano come Principe Eugenio e in tedesco come Prinz Eugen (1663-1736)

it.wikipedia.org/wiki/Eugenio_di_Savoia

è considerato italiano dagli italiani (perché rampollo della dinastia Savoia), e austriaco dalle popolazioni germaniche (perché combatté per il Sacro Romano Impero); la conseguenza è che navi da guerra con il suo nome hanno fatto servizio:

nella “Kaiserliche und königliche Kriegsmarine (Imperial-regia Marina da guerra austro-ungarica), nave da battaglia SMS Prinz Eugen, proprio al tempo di Horthy;

– nella Marina da guerra (Kriegsmarine) del Reich tedesco, incrociatore pesante “Prinz Eugen”;

nella Regia Marina Militare italiana, incrociatore leggero “Principe Eugenio”.

Quanto ai rapporti con l’Esperanto, trascrivo (aggiungendo la traduzione in italiano) da “Esperanto en perspektivo”, Rotterdam, UEA, 1974, p. 466.

Allego:

– una foto dell’Ammiraglio Horthy e della moglie;

francobolli ungheresi, con un annullo speciale del 1° marzo 1940, per il 20° anniversario della Reggenza di Horthy.


RADIO ROMA – ESPERANTO

Roma, la 29.an de aŭgusto 1938.a /XVI

 

REGANTO HORTHY EN GERMANUJO. Je la naŭa de dimanĉo 21-a, la Reganto de Hungarujo Admiralo Horthy, akompanita de Prezidanto Béla Imrédy kaj de la Ministroj por Eksteraj Aferoj kaj por la Milito, transpasis la germanan landlimon ĉe Brucknendorf.

La vicestro de la Reich por la Orienta Regiono doktoro Arthur Seyss-Inquart, akceptis la eminentajn gastojn ĉe la stacidomo de Vieno.

La Reganto alvenis al Kiel la postan tagon matene. Tie li estis atendita de la Führer. La du Ŝtatestroj ĉeestas la surmarigon de la krozŝipo “Princo Eŭgeno”, kies baptopatrino estas sinjorino Horthy. La gazetaro reliefigas la apartan koincidencon, ke la nova bela germana batalŝipo havas la nomon de Princo Savoia, apartenanta al tiu familia Savoia, kiu unuigis Italujon.

Mardon 23-an Reganto Horthy vizitis Helgoland kaj Hamburg kaj la 24-an li veturis al Berlino. La ĉefurbo de la Reich akceptis la Reganton per grandaj popolmanifestacioj.

 

(Traduzione):

RADIO ROMA – ESPERANTO

Roma, 29 agosto 1938 /XVI

 

IL REGGENTE HORTHY IN GERMANIA. Alle nove di domenica 21, il Reggente di Ungheria Ammiraglio Horthy, accompagnato dal Presidente Béla Imrédy e dai Ministri degli Esteri e della Guerra, ha varcato il confine tedesco a Brucknendorf.

Il Commissario (Reichsstatthalter) del Reich per la Ostmark (Regione Orientale, Austria) dottor Arthur Seyss-Inquart, ha accolto gli eminenti ospiti alla stazione di Vienna.

Il Reggente è giunto a Kiel la mattina del giorno successivo. Lì era atteso dal Führer. I due Capi di Stato hanno presenziato al varo dell’incrociatore “Prinz Eugen”, la cui madrina è stata la signora Horthy. La stampa evidenzia la particolare coincidenza, che la nuova bella nave da battaglia tedesca porta il nome di un Principe Savoia, appartenente a quella famiglia Savoia che ha unificato l’Italia.

Martedì 23 il Reggente Horthy ha visitato Helgoland ed Amburgo, e il 24 si è recato a Berlino. La capitale del Reich ha accolto il Reggente con grandi manifestazioni popolari.

*****

 

>La Hungara Konsilantara Respubliko en 1919 subtenis la Movadon (tiutempe ekagis D-ro Geza Barczi, la plej elstara vivanta hungara lingvisto), sed tiu simpatio malfavoris al la posta evoluado: dum la Horthy-periodo la laborista Esperanto-Movado (parte) fariĝis kvazaŭ kaŝorganizaĵo de la eksterleĝa Komunista Partio kaj suferis pro la persekutoj de la ŝtata politika perforto. La alia (burĝa) branĉo rajtis funkcii, nur konservante sian striktan neŭtralecon kaj senpolitikecon. En 1929 okazis la 21-a Universala Kongreso en Budapeŝto.

>En tiaj cirkonstancoj naskiĝis en la ĉefurbo la centro Literatura Mondo kaj la “Budapeŝta Skolo”. La alta intelekto, eruditeco kaj multflanka genio de K. Kalocsay, la elano, pasio kaj fervoro de J. Baghy kaj la organiza talento de V. Bleier rezultigis, ke Budapeŝto fariĝis por multaj jaroj la centro de la Esperanta kulturo.

>La faŝismiĝo de la registaro kreis pli kaj pli malfavorajn kondiĉojn por Esperanto. En 1935 HESL (Hungaria Esperantista Societo Laborista) estis dissolvita. Komenciĝis enkarcerigoj kaj persekutoj de laboristaj esperantistoj. Aliflanke, la neŭtrala organizaĵo iom post iom perdis sian neŭtralecon kaj estis devigita sekvi la oficialan politikon. Dum la lasta kaj plej drasta faŝisma (“sagkruca”) periodo la Movado tute ĉesis.

(“Esperanto en perspektivo”, Rotterdam, UEA, 1974, p. 466).

 

(Traduzione):

>La Repubblica Sovietica Ungherese nel 1919 appoggiò il movimento esperantista (all’epoca si attivò il Dott. Geza Barczi, il più grande linguista ungherese vivente), ma quella simpatia sfavorì la successiva evoluzione: nel periodo Horthy, il movimento esperantista operaio divenne (in parte) quasi un’organizzazione clandestina del Partito Comunista fuorilegge, e soffrì le persecuzioni della violenza politica dello Stato. L’altro ramo (borghese) poté funzionare soltanto mantenendo la sua stretta neutralità e apoliticità. Nel 1929 ebbe luogo il 21° Congresso Universale a Budapest.

>In queste circostanze nacquero nella capitale il centro Literatura Mondo” e la Scuola di Budapest”. L’alto intelletto, l’erudizione e il poliedrico ingegno di K. Kalocsay, lo slancio, la passione e il fervore di J. Baghy e il talento organizzativo di V. Bleier dettero come risultato che Budapest divenne per molti anni il centro della cultura esperantista.

>La fascistizzazione del governo creò condizioni sempre più sfavorevoli per l’Esperanto. Nel 1935 la “Hungaria Esperantista Societo Laborista – HESL”(Associazione Operaia Esperantista Ungherese) fu sciolta. Incominciarono carcerazioni e persecuzioni di operai esperantisti. D’altro canto, l’organizzazione neutrale un po’ alla volta perse la sua neutralità, e fu costretta a seguire la politica ufficiale. Nell’ultimo e più drastico periodo fascista (quello delle “Croci Frecciate”), il Movimento cessò del tutto.

(“Esperanto en perspektivo” – L’Esperanto in prospettiva,

Rotterdam, UEA, 1974, p. 466).

 

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