Personaggi

Mina

Il 25 marzo è l’anniversario della nascita (nel 1940) della cantante italiana (cittadina svizzera dal 1989, residente a Lugano) Mina Anna Mazzini, conosciuta semplicemente come Mina
it.wikipedia.org/wiki/Mina_(cantante)
​(suppongo che l’adozione di un nome d’arte sia stata in qualche modo una scelta obbligata, per distinguere la cantante dal più famoso Giuseppe Mazzini
www.bitoteko.it/esperanto-vivo/eo/2017/03/10/giuseppe-mazzini/ ).
​È ritenuta unanimemente la più grande cantante italiana di tutti i tempi, dotata di una voce personalissima, dalla grande estensione e potenza, che le ha consentito di affrontare nella lunga carriera (iniziata nel 1958) generi musicali diversissimi tra loro
(canzone urlata, musica pop, musica rock, swing, calypso, canzone napoletana, musica sacra, musica colta, jazz, opera lirica, canti natalizi, bossa nova, ecc.).
​Il suo primo, grande successo fu nl 1958 la canzone “Nessuno”, interpretata in maniera personalissima, del tutto originale per l’epoca.
​(Mi sia consentito un ricordo personale.
Nel luglio 1961, quando avevo compiuto da poco 19 anni – ed all’epoca, in Italia, si diventava maggiorenni a 21 – mi misi in viaggio con uno zaino in spalla per raggiungere, mediante autostop, un campo di lavoro internazionale di giovani esperantisti, impegnati nei pressi di Niš – oggi in Serbia – nella costruzione dell’autostrada jugoslava “Bratstvo i jedinstvo”/ Fratellenza e Unità.
Giunto a Zagabria (oggi in Croazia), il 7 luglio, dirigendomi a sud, ebbi un passaggio da un ungherese della regione autonoma serba della Vojvodina. Non avevamo alcuna lingua in comune, e non fu possibile stabilire un colloquio. L’autista accese la radio: parlava il Presidente Tito

Josip Broz Tito


Fu subito cambiata la stazione: Mina cantava “Nessuno”, e quella voce mi è rimasta indelebile in mente, perché… la giornata era torrida, la strada assolutamente rettilinea; all’improvviso, l’autista ebbe un malore, e presso Nova Gradiška ci infilammo sotto un camion fermo. Tutto sommato, ce la cavammo miracolosamente con danni abbastanza limitati: l’autista ebbe la frattura della rotula, io la frattura della mandibola destra.
Con i denti cuciti insieme, sicché potevo soltanto bere, quando fui dimesso dall’ospedale ripresi il viaggio come se niente fosse, cambiando però destinazione, perché nel frattempo il campo di lavoro era già finito: andai a Primošten, sulla costa dalmata, che era nel suo primo anno di vita come centro esperantista. Si dice che non tutto il male viene per nuocere: senza l’incidente, non avrei sperimentato l’unica, pionieristica atmosfera di Primošten).
​Tornando a Mina, nel 1960 divenne famosa in tutto il mondo con “Tintarella di luna”

vennero poi tanti altri successi (Mina ha interpretato più di 1.500 brani; ha venduto oltre 150 milioni di dischi; ha cantato in italiano, napoletano, genovese, spagnolo, inglese, tedesco, francese, portoghese, catalano, turco e giapponese; ed è tuttora molto popolare, sebbene da molti anni non appaia in pubblico, per un forte senso di riservatezza ovvero – come dicono i maldicenti – per lasciare di sé un ricordo giovanile).
​Cinque suoi successi sono stati tradotti in Esperanto:
​- Nessuno (Neniu)
​- Il cielo in una stanza (La ĉielo en unu ĉambro)

– Città vuota (Malplena urbego);
– Grande grande grande (Granda granda granda);
– Se telefonando (Se telefonante).
Trascrivo il testo italiano e la versione in Esperanto della canzone “Nessuno”, ed allego:
– l’immagine del foglietto emesso dalle Poste italiane nel 2009, in occasione del 50° anniversario della canzone “Tintarella di luna” (è stato applicato un espediente: poiché, in genere, non si emettono francobolli per personaggi viventi, ad eccezione dei Capi di Stato, formalmente non si celebra la cantante, ma la canzone);
– un panorama di Primošten nel 1961, quando era un semplice villaggio di pescatori.


NESSUNO
Parole di Antonietta De Simone
Musica di Edilio Capotosti e Vittorio Mascheroni

Nessuno,
ti giuro nessuno,
nemmeno il destino
ci può separare
perché questo amore
che il cielo ci dà,
sempre vivrà…

Nessuno,
ti giuro nessuno
può darmi nel dono
di tutta una vita
la gioia infinita
che sento con te…
solo con te.

Sei tu,
dolcissimo amore,
soltanto tu,
passato e avvenire,
tutto il mio mondo comincia da te…
finisce con te…

Nessuno,
ti giuro nessuno,
nemmeno il destino
ci può separare,
perché questo amore
s’illuminerà
d’eternità…

NENIU
Vortoj de Antonietta De Simone
Muziko de Edilio Capotosti kaj Vittorio Mascheroni
trad. Luigi Minnaja
www.cinquantini.it/esperant/kantoj/mina.html#NENIU

Ni estas eĥo de la sama voĉo,
l’ kuloj ni de la rigardo sama,
kaj ni flugiloj de la sama flugo,
ni estas lumo de unu granda am’.

Neniu, mi ĵuras, neniu,
eĉ ne la destino
nin povas disigi,
ĉar amo, per kiu
ĉiel’ ligas nin,
vivos sen fin’.
Neniu, mi ĵuras neniu
al mi povas doni,
kun tuta la vivo,
la ĝojon senfinan
sentatan kun vi,
sole kun vi.

Nur vi,
tre dolĉa trezoro,
nur estas vi
estint’ kaj futuro.
Tutmondo mia
naskiĝas de vi,
finiĝas kun vi.

Neniu, mi ĵuras, neniu,
eĉ ne la destino
nin povas disigi,
ĉar tiun ĉi amon
prilumos sen ĉes’
la eternec’.

Neniu, neniu, neniu
disigos nin plu.

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