Personaggi

Bobby Solo

Il 18 marzo è l’anniversario della nascita (nel 1945) del cantautore italiano (romano, di origine friulano-giuliana) Roberto Satti, conosciuto con il nome d’arte Bobby Solo
it.wikipedia.org/wiki/Bobby_Solo
​Il padre non gradiva che il suo cognome fosse associato alle attività canore del figlio (che era un ammiratore di Elvis Presley, e si ispirava allo stile di quel cantante americano quando ancora in Italia la musica rock non era popolare); pertanto, al suo debutto nel 1963 il ragazzo scelse come nome d’arte “Bobby” (diminutivo inglese di Roberto), con l’aggiunta della parola “Solo”, nel senso di “Soltanto”, quindi: “Soltanto Bobby”.
Divenne subito famoso, a 19 anni, cantando al Festival di Sanremo del 1964 la canzone “Una lacrima sul viso”:

il successo fu così grande, in tutta Europa, che la canzone fu tradotta in molte lingue, e il disco vendette due milioni di copie.
Seguirono altri successi: “Se piangi se ridi” (1965), “Non c’è più niente da fare” (1966), “Zingara” (1969, in coppia con Iva Zanicchi.
Esistono le traduzioni in Esperanto di “Una lacrima sul viso” e “Zingara”.
Bobby Solo è ancora in attività, dopo 55 anni, cantando soprattuto in inglese ed interpretando in particolare canzoni di personaggi americani della musica rock (Elvis Presley, Little Richard, Chuck Berry).
Trascrivo il testo, in italiano e in Esperanto (trad. Luigi Minnaja, Radio Roma-Esperanto 10.2.1964), della canzone “Una lacrima sul viso”, segnalando che ufficialmente quali autori risultano Mogol (pseudonimo di Giulio Rapetti) per le parole e Lunero (pseudonimo di Iler Pattacini) per la musica; in realtà, la musica è di Bobby Solo, che però non poté firmarla perché, data la giovane età, non era ancora registrato presso l’istituzione (SIAE) che tutela i diritti d’autore.
Allego un’immagine di Bobby Solo in età giovanile, dalla copertina di un vecchio disco.


UNA LACRIMA SUL VISO
Parole di Mogol (Giulio Rapetti),
musica di Lunero (Iler Pattacini), Boby Solo (Roberto Satti)

Da una lacrima sul viso
ho capito molte cose
dopo tanti e tanti mesi ora so
cosa sono per te.

Uno sguardo ed un sorriso
m’han svelato il tuo segreto
che sei stata innamorata di me
ed ancora lo sei.

Non ho mai capito,
non sapevo che
che tu, che tu, tu mi amavi ma
come me non trovavi mai
il coraggio di dirlo ma poi,

quella lacrima sul viso
è un miracolo d’amore
che si avvera in questo istante per me
che non amo che te.

UNU LARMO SUR VIZAĜO
Vortoj de Mogol (Giulio Rapetti),
muziko de Lunero (Iler Pattacini), Bobby Solo (Roberto Satti),
trad. Luigi Minnaja
www.cinquantini.it/esperant/kantoj/sanremo.html#UNU%20LARMO%20SUR%20VIZAGXO

Unu larmo sur vizaĝo
komprenigis al mi multon;
post monatoj fine konas mi nun
vian senton por mi.

Unu larmo kaj rideto
manifestis la sekreton:
via koro enamiĝis al mi,
kaj vi amas min plu.

Mi ja ne komprenis,
mi ne sciis, ke…
ke vi… ke vi…
vi min amis, sed,
kiel mi
ne kuraĝis vi
tion diri malkaŝe, sed nun…

Tiu larmo sur vizaĝo
estas vera am-miraklo,
burĝonanta ĉi-momente por mi,
kiu amas nur vin.

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