Personaggi

Alvar Aalto

Il 3 febbraio è l’anniversario della nascita (nel 1898) dell’architetto finlandese Hugo Alvar Henrik Aalto, conosciuto come Alvar Aalto (1898-1976)
it.wikipedia.org/wiki/Alvar_Aalto
eo.wikipedia.org/wiki/Alvar_Aalto
​(nato quando la Finlandia faceva parte dell’Impero russo), uno dei più grandi architetti del nostro tempo.
​Radio Roma-Esperanto, nella sua trasmissione del 23 luglio 1978, parlò di una delle sue opere, la chiesa di Santa Maria Assunta nel villaggio italiano (emiliano) Riola di Vergato
it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_Assunta_(Riola_di_Vergato)
​progettata nel 1967 su proposta dell’allora Arcivescovo di Bologna, il Cardinale Giacomo Lercaro

Giacomo Lercaro


​Né Aalto né Lercaro riuscirono a vedere la chiesa finita di costruire, perché Aalto morì l’11 maggio 1976, Lercaro morì subito dopo (il 18 ottobre 1976), mentre la chiesa fu consacrata nel 1978, e completata soltanto nel 1980.
L’articolo di Radio Roma (di Velia Corsini) è stato riprodotto in “Espero katolika” 1979-2, p. 40-41
www.esperokatolika.org/ek19761980/ek1979_02.htm#9
e nel 2016 è servito di base per il miglioramento della pagina in Esperanto su Alvar Aalto.
​Trascrivo l’articolo in formato testo, insieme con una retroversione in italiano, ed allego:
– il francobollo finlandese del 1976 in memoria di Alvar Aalto;
– le pagine 40 e 41 di “Espero katolika” 1979-2.


RADIO ROMA – ESPERANTO
23.7.1978
EN EMILIA VILAĜETO NASKIĜIS ARTVERKO
Teksto de Velia Corsini, traduko de Antonio De Salvo

Estis konsekrita en Riola di Vergato la preĝejo konstruita de Alvar Aalto, verko, kiu denove atestas pri ĉi tiu eksterordinara artisto, mortinta antaŭ du jaroj.
La preĝejo, kiu estis difinita “aŭtentika teknologia veto”, estas konkreta kaj tre sugestia, per siaj senprecedencaj veloj kaj arkaĵoj. Ĝi prezentas la efektivigon de io, kiu ŝajnis nerealigebla, ĉar neniam, ĝis nun, oni faris en tiaj proporcioj antaŭfabrikitan verkon, laŭ tiel avangarda konceptado, ke oni devis porokaze krei la fabrikinstrumentojn.
Alvar Aalto, konsiderata kiel elstara homo en la eŭropa arkitekturo jam ekde 1937-a, projektis multajn verkojn por Italio; sed neniu, ĝis nun, estis realiĝinta. Li estis fremdulo, kiu multe amis Italion, en kiu li kutimis pasigi ĉiujare multajn monatojn, precipe en Toskanio, kiun li trairadis desegnante ĝiajn antikvajn konstruaĵojn.
Estis ĝuste Florenco, en 1965-a, kiu dankeme malfermis al li la salonojn de Palaco Strozzi, por granda antologia prezentado. En tiu cirkonstanco, oni donis al Alvar Aalto la honoran doktorecon pri arkitekturo kaj la honoran civitanecon de Florenco.
De tiam datumas la ideo de la preĝejo en Riola. Tiun ideon havis la Kardinalo de Bolonjo, Giacomo Lercaro, sekve de vizito al la florenca ekspozicio. Aalto mem akompanis la Kardinalon, kaj inter ili tuj naskiĝis reciproka simpatio. Antaŭ ol foriri, la Kardinalo proponis al la arkitekto konstrui preĝejon en la bolonja diocezo. La propono estis akceptita.
Riola estas tre proksima al Toskanio, kaj ĝia medio, malriĉa kaj senornama, ĉe la bordo de rivero Reno, tuj plaĉis al la granda arkitekto. De tiu momento, la genio de la artisto komencis sin montri en sia tuta brilo. En la postaj jaroj sinsekvis la vizitoj de Aalto al la elektita loko, ĝis la definitiva projekto, en 1967-a. Pasis preskaŭ dek jaroj da necerta atendo, antaŭ ol oni povis komenci la verkon, venkinte ĉiujn obstaklojn; kaj nun la preĝejo estas realaĵo.
El urboplana vidpunkto, la originala lokado de la preĝejo donas al la vilaĝo novan strukturon kaj novan dimension, per la vibroj de la kurbaj vandoj kaj per la movoplenaj solvoj de teknikaj kaj estetikaj problemoj.
Partoprenis la inaŭguron la vidvino de Aalto, ŝi mem arkitekto, kiu kompetente kunlaboris kun sia edzo kaj gvidis la lastjarajn konstrulaborojn. Ŝi ankaŭ estis akceptita en aŭdienco de la Papo, al kiu ŝi donacis la unuan originalan desegnaĵon de Alvar Aalto por la preĝejo de Riola. Paŭlo la 6-a destinis la verkon al la Vatikanaj Galerioj, por ke ĝi atestu, apud la dokumentoj pri la arkitekturo de la pasinteco, la krean agadon de unu el la plej elstaraj majstroj de la dudeka jarcento.
*****
(Traduzione)
IN UN PICCOLO VILLAGGIO EMILIANO È NATA UN’OPERA D’ARTE
Testo di Velia Corsini, traduzione di Antonio De Salvo

È stata consacrata a Riola di Vergato la chiesa costruita da Alvar Aalto, un’opera che testimonia nuovamente di questo artista straordinario, morto due anni fa.
La chiesa, che è stata definita “un’autentica scommessa tecnologica”, è concreta e molto suggestiva, con le sue vele e le sue arcate senza precedenti. Rappresenta la realizzazione di qualcosa che sembrava irrealizzabile, perché mai, finora, era stata fatta in tali proporzioni un’opera prefabbricata, secondo una concezione talmente d’avaguardia che si sono dovuti creare appositamente gli strumenti di fabbrica.
Alvar Aalto, considerato un personaggio di spicco dell’architettura europea fin dal 1937, ha progettato molte opere per l’Italia; ma nessuna, finora, era stata realizzata. Era uno straniero che amava molto l’Italia, in cui aveva l’abitudine di passare molti mesi ogni anno, specie in Toscana, che percorreva disegnando le sue antiche costruzioni.
Fu proprio Firenze, nel 1965, ad aprirgli con gratitudine i saloni di Palazzo Strozzi, per una grande mostra antologica. In quella circostanza, furono conferite ad Alvar Aalto la laurea ad honorem in architettura e la cittadinanza onoraria di Firenze.
Data da allora l’idea della chiesa a Riola. Ebbe quell’idea il Cardinale di Bologna, Giacomo Lercaro, a seguito di una visita alla mostra fiorentina. Aalto in persona accompagnò il Cardinale, e tra di loro nacque subito una reciproca simpatia. Prima di andar via, il Cardinale propose all’architetto di costruire una chiesa nella diocesi di Bologna. La proposta fu accettata.
Riola è molto vicina alla Toscana, ed il suo ambiente, povero e disadorno, in riva al fiume Reno, piacque subito al grande architetto. Da quel momento, il genio dell’artista incominciò a mostrarsi in tutto il suo splendore. Negli anni seguenti si succedettero le visite di Aalto al luogo scelto, fino al progetto definitivo, nel 1967. Passarono quasi dieci anni di incerta attesa, prima che si potesse dare inizio all’opera, vincendo tutti gli ostacoli; ed ora la chiesa è una realtà.
Dal punto di vista urbanistico, l’originale collocazione della chiesa dà al villaggio una nuova struttura e una nuova dimensione, con le vibrazioni delle pareti ricurve e con le movimentate soluzioni di problemi tecnici ed estetici.
Ha preso parte all’inaugurazione la vedova di Aalto, anche lei architetto, che ha collaborato con competenza con il marito ed ha guidato gli ultimi lavori di costruzione. È stata anche ricevuta in udienza dal Papa, a cui ha donato il primo disegno originale di Alvar Aalto per la chiesa di Riola. Paolo VI ha destinato l’opera alle Gallerie Vaticane, affinché testimoni, accanto ai documenti dell’architettura del passato, l’attività creativa di uno dei più grandi maestri del novecento.

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