Personaggi

Pietro e Paolo

Il 29 giugno, a Roma è giorno di festa, in onore dei Santi Patroni Pietro e Paolo (fino al 1977, era festa nazionale:
www.esperokatolika.org/ek19761980/ek1978_01.htm#9 )
Espero katolika ha pubblicato, nel 1985, quattro articoli di Carlos Musazzi sulle “tracce degli Apostoli Pietro e Paolo a Roma”:
www.esperokatolika.org/ek19811985/ek1985_078.htm#8
www.esperokatolika.org/ek19811985/ek1985_09.htm#3
www.esperokatolika.org/ek19811985/ek1985_10.htm#5
www.esperokatolika.org/ek19811985/ek1985_11.htm#8
Trascrivo un sonetto romanesco (con traduzione in Esperanto di Umberto Broccatelli) di Giuseppe Gioachino Belli (1791-1863), sull’episodio leggendario del “Domine quo vadis?” (Signore, dove vai?) it.wikipedia.org/wiki/Quo_vadis%3F_(locuzione)
​Allego:
​- la busta primo giorno (FDC) dei francobolli italiani emessi nel 1961 in ricordo del 19° centenario dell’arrivo di Paolo a Roma;
​- la riproduzione di un bassorilievo di Ambrogio Buonvicino (1552-1622) con “La consegna delle chiavi a Pietro”, con il corrispondente francobollo vaticano del 1978;
​- i due francobolli vaticani emessi il 4 maggio 2017 per il 1950° anniversario del martirio di Pietro (crocifisso a testa in giù) e Paolo (decapitato, in quanto cittadino romano). Nei due francobolli, di Daniela Fusco, si vedono (oltre ai ritratti dei due Santi): in quello su San Pietro, le chiavi della Santa Sede (ma una rivolta verso il basso, in ricordo della forma di martirio), ed un gallo che allude al rinnegamento di Pietro ed alla misericordia di Cristo per la fragilità umana; in quello su San Paolo, un libro (in ricordo delle sue “Lettere”) e ua spada (che allude alla sua persecuzione dei cristiani, alla sua decapitazione ed alla forza della Fede).


DOMMINE-COVATI

A Ddommine-covàti sc’è un ber zasso
piú bianco d’una lapida de latte,
cor un paro d’impronte de sciavatte,
che pareno dipinte cor compasso.

Llì un giorno, Ggesucristo annanno a spasso,
trovò ssan Pietro, che, ppe nun commatte
cor re Nnerone e st’antre teste matte,
lassava a Rroma er su’ Papato grasso.

“Dove vai, Pietro?” disse Gessucristo.
“Dove me pare”, er Papa j’arispose
come avería risposto l’Anticristo.

Io mò nun m’aricordo l’antre cose;
ma sso ccher zasso ch’io co st’occhi ho vvisto
Cristo lo siggillò cco le carcose.

Giuseppe Gioachino Belli

DOMINE, QUO VADIS?

Ĉe “Dòmine-kovati” unu ŝtono
pli blanka ol tabul’ laktokolora
stampitas per ŝu-paro surmarmora
kvazaŭ pentrite per artista kono.

Jesuo Kristo sur la voj’ al Romo
Sanktan Petron renkontis, kiu fora
lasis Papecon grasan pro l’ dolora
reĝado stultakapa de Nerono.

“Kien vi Petro?” diris Jesu-Kristo.
“Kien mi volas!”, jen respondis Papo,
kvazaŭ respondintus l’ Antikristo.

La ceteron ne havas mi en kapo
sed mi vidis de l’ ŝtono la ekziston,
Kriste signita per ŝuplando-frapo.

Giuseppe Gioachino Belli
trad. Umberto Broccatelli (13.9.2007)

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