Personaggi

Sergio Corazzini

Il 17 giugno ricorre la morte (nel 1907) del poeta romano Sergio Corazzini (1886-1907) it.wikipedia.org/wiki/Sergio_Corazzini
(non c’è su di lui una pagina di Wikipedia in Esperanto)
​morto a soli 21 anni di tubercolosi.
​La sua esperienza di vita (o meglio, di morte) chiarisce perché si sia sentito “poeta delle piccole cose”, usando un linguaggio semplice, in contrapposizione all’allora dominante esuberanza dannunziana: la sua poesia esprime da un lato un malinconico desiderio di vivere, dall’altro la consapevolezza di non avere prospettive future.
​In Esperanto esiste la traduzione di tre poesie di Corazzini, tutte curate da Carlo Minnaja e pubblicate (pagg. 31-36) in “Enlumas min senlimo”, LF-Koop 1990, (Desolazione del povero poeta sentimentale/ Afliktiĝo de la povra poeto sentimentala, L’organo di Barberia/ La gurdo e La morte di Tantalo/ La morto de Tantalo).
Trascrivo l’originale in italiano e la traduzione in Esperanto di Per organo di Barberia/ La gurdo, ed allego:
– la copertina del volume “Enlumas min senlimo” (M’illumino d’immenso);
– una foto di Hansjörg Kindler, eo.wikipedia.org/wiki/Trixini
che suona l’organo meccanico (l’organo d Barberia) nelle piazze di mercato per propagandare l’Esperanto (è stato un personaggio originale: mago con il nome d’arte “Trixini”, burattinaio, sacerdote cattolico romano, vicepresidente dell’IKUE/ Unione Internazionale Cattolica Esperantista, attivista esperantista soprattutto in Lussemburgo; ad un certo punto, passò alla Chiesa veterocattolica e si sposò);
– il francobollo tedesco (Berlino) del 1990 per il secondo centenario dell’organo meccanico.


PER ORGANO DI BARBERIA

Elemosina triste
di vecchie arie sperdute,
vanità di un’offerta
che nessuno raccoglie!
Primavera di foglie
in una via diserta!
Poveri ritornelli
che passano e ripassano
e sono come uccelli
di un cielo musicale!
Ariette d’ospedale
che ci sembra domandino
un’eco in elemosina!

Vedi: nessuno ascolta.
Sfogli la tua tristezza
monotona davanti
alla piccola casa
provinciale che dorme;
singhiozzi quel tuo brindisi
folle di agonizzanti
una seconda volta,
ritorni su’ tuoi pianti
ostinati di povero
fanciullo incontentato,
e nessuno ti ascolta.

Sergio Corazzini

LA GURDO

Almozo malgaja
de oldaj arioj perditaj,
vanec’ de oferdono
prenata de neniu!
Printempo el folioj
en iu strat’ dezerta!
Mizeraj refrenkantoj
pasantaj, repasantaj
simile al loĝantoj
de ĉieloj muzikaj!
Melodioj klinikaj
kiuj laŭŝajne petas
pri eĥo kiel almozo!

Vidu: neniu aŭskultas.
Malgajon monotonan
vian vi foliumas
antaŭ la eta domo
provinca, kiu dormas;
singultas vi la toston
frenezan, agonian
jam por la dua fojo;
kaj ree vi estas en viaj
ploroj obstinaj de povra
knabeto senkontenta;
aŭskultas vin neniu.

Sergio Corazzzini, trad. Carlo Minnaja
(el “Enlumas min senlimo”, 1990)

2 pensieri su “Sergio Corazzini

  1. Ĉi tiu arkivo estas vera minejo pri itala kaj esperanta vivo kaj historio; tre bone organizita, vere gratulinadaj kaj la verkanto kaj la organizant(in)o. Valoras ĝin rigardi kaj lasi si altiri de la kunligoj kiiuj trenas al io ree interesa. Dankon!

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